Canali Minisiti ECM

Dai dolcificanti artificiali due derivati per farmaci antitumorali

Farmaci Redazione DottNet | 09/01/2020 14:31

Ci lavora un team internazionale guidato da Claudiu Supuran, docente dell'università di Firenze, pubblicato sul Journal of Medicinal Chemistry

Dai dolcificanti artificiali potrebbero essere ricavati due derivati da cui poter sviluppare nuovi farmaci antitumorali: è una prospettiva aperta dallo studio di un team internazionale guidato da Claudiu Supuran, docente dell'università di Firenze, pubblicato sul Journal of Medicinal Chemistry. "Ricerche recenti hanno messo in luce che, a fronte dei timori per gli effetti sulla salute emersi negli scorsi decenni, le sostanze che compongono molti dei dolcificanti artificiali possono uccidere le cellule cancerose umane - spiega Supuran, ordinario di Chimica farmaceutica dell'Ateneo fiorentino -. Il nostro studio vuole individuare una versione di tali sostanze in grado di inibire con ancora maggiore efficacia un enzima, l'anidrasi carbonica, che favorisce nei tumori il meccanismo di crescita delle cellule malate". I ricercatori - delle Università di Firenze, Florida, King Saud University e istituti egiziani National Research Center e Kafrelsheikh University - hanno studiato oltre 20 sostanze.

pubblicità

fonte:  Journal of Medicinal Chemistry

Commenti

I Correlati

Lo studio, pubblicato su JAMA Oncology, affronta un problema importante nel cancro alla prostata: come separare la forma a crescita lenta della malattia, che difficilmente causa danni, dal cancro più aggressivo

"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"

Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Ti potrebbero interessare

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

Agisce anche sul trabecolato

La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

Ultime News

Il professionista ha la possibilità di confrontare i dati in suo possesso con quelli acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, visionando la propria dichiarazione precompilata, che sarà disponibile a partire dal prossimo 30 aprile

"Le farmacie rappresentano sempre più un punto di riferimento per la collettività e per il servizio sanitario nazionale costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini"

Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"

L’infezione prolungata ha portato all’emergere di una nuova variante immuno-evasiva a causa dell’ampia evoluzione all’interno dell’ospite. Il paziente è poi deceduto